L'ANALISI
04 Aprile 2014 - 11:41
La seduta di mercoledì 2 aprile del consiglio comunale di Palazzo Pignano
PALAZZO PIGNANO - Un annullo postale per festeggiare i diciottenni. Un timbro speciale, unico, che verrà apposto il 4 maggio durante la sagra di Scannabue. Un investimento minimo per l’ente, meno di 600 euro, esborso però che è bastato a scatenare vibranti polemiche, minacce di denunce e la presa di posizione pubblica in consiglio comunale.
I motivi li hanno spiegati Pietro Rossi e Francesca Sangiovanni, gli assessori che hanno seguito da vicino l’iniziativa, accusati via Facebook di ‘ruberie’ da un sostenitore del gruppo di ‘In Comune con Noi’. “Quel che è successo è inclassificabile e pretendo che il gruppo di minoranza prenda le distanze, condanni l’accaduto, altrimenti faremo quanto deve essere fatto”, annuncia Rossi, anticipando una possibile azione legale. Sotto accusa in particolare Fiorenzo Luppo che ha postato le dichiarazioni incriminate, a cui hanno fatto seguito commenti al veleno di vari utenti. “Ecco un esempio di come un'amministrazione comunale sperpera i soldi dei contribuenti”, scrive Luppo, che aggiunge “usati per magnare e farsi belli”, frase che ha scatenato le ire della giunta.
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