L'ANALISI
20 Marzo 2014 - 20:37
Sulla Compagnia dei carabinieri di Crema incombe l’incognita del trasferimento di sede, non della soppressione. Il canone d’affitto dell’attuale caserma di via Macallè, edificata e di proprietà di una società emiliana specializzata nella realizzazione di edifici ad uso pubblico, si attesta infatti attorno ai 400mila euro annui. E da Roma — rivela una nota del Cocer (il Consiglio centrale di rappresentanza) — sono giunte indicazioni affinché uffici e servizi connessi trovino una collocazione a costo zero. Ossia, vengano trasferiti in uno stabile del demanio (non comunale, quindi). Di per sè nulla di insormontabile, se nei dintorni esistesse un fabbricato in grado di rispondere ai requisiti richiesti. Ma stando alle verifiche preliminari, condotte anche nelle ultime ore dai vertici dell’Arma, a Crema non esisterebbe nulla che soddisfi le esigenze minime dei carabinieri. E di qui l’ipotesi che il comando possa lasciare la città, per ‘cercare casa’ nei paesi del territorio.
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