L'ANALISI
10 Marzo 2014 - 19:31
Compie nove anni e si allarga ulteriormente il servizio a chiamata MioBus, andando a interessare altri Comuni: Izano, Madignano, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Capergnanica, Chieve, Casaletto Ceredano. Per il Comune di Crema un vanto, per le opposizioni un servizio che fa acqua. Il dato di fatto è che il servizio si amplia, integrandosi tra l’altro con alcune linee extraurbane e anche all’interno della città ha raggiunto — dopo qualche polemica — l’università di via Bramante e la nuova sede dell’Inps. Sono 270 le fermate contrassegnate e poco più di 30mila le chiamate che si registrano annualmente. ‘Tu chiami lui arriva’ lo slogan coniato per veicolare il servizio, attivo dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19,30 nei giorni feriali e dalle 9 alle 12 il sabato. Costo del biglietto un euro e 30 centesimi, con validità di un’ora e mezza, nove i mezzi in circolazione a cui tra breve se ne aggiungeranno altri due. Costo di circa 800mila euro l’anno, coperti in parte da contributi regionali e in parte dal biglietto. Il resto (parliamo della metà) viene garantito dal Comune.
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