L'ANALISI
19 Febbraio 2014 - 19:19
Secondo gli investigatori della Digos di Verona sarebbe un cremasco di 26 anni l’uomo che, il 24 agosto scorso, scagliò un seggiolino contro un tifoso scaligero, provocandogli gravi ferite ad un occhio, durante il match Verona-Milan allo stadio Bentegodi. L’abitazione del giovane è stata perquisita ieri mattina dai poliziotti veneti e dai colleghi del commissariato di Crema. Lo spettatore rimasto ferito, oltre alla rottura del setto nasale, ha riportato danni alla vista che potrebbero essere permanenti. Nel corso dell’ispezione, condotta nell’abitazione del tifoso cremasco del Milan, la Digos avrebbe rivenuto alcune bandiere di stampo nazifascista, una mazza da baseball, con la scritta ‘molti nemici, molto onore’, ma anche il simbolo del fascio littorio. Durante le indagini sugli incidenti di agosto erano già state eseguite — a novembre — 24 perquisizioni a carico di altrettanti ultrà. Tutti erano stati individuati grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza nella zona e all’interno dello stadio di Verona. Inutile per il 26enne, secondo quanto emerso dall’inchiesta, l’essersi nascosto il volto durante i disordini.
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