L'ANALISI
16 Febbraio 2014 - 18:10
Continua la guerra a distanza tra Autoguidovie e passeggeri. E l’ennesima indagine, proposta dalla società per misurare il grado di soddisfazione della clientela, è solo la scintilla che ha incendiato le polveri. L’iniziativa è stata bollata, infatti, come una presa in giro dai pendolari. «In questi anni abbiamo visto più intervistatori che controllori a bordo dei pullman» commentano i viaggiatori, che poi si chiedono: «Ma queste rilevazioni, alla fine, a cosa hanno portato?». Secondo i viaggiatori, ad una serie di diminuzioni del servizio, non certo ad un miglioramento che tenesse conto delle segnalazioni dell’utenza. Insomma: gli utenti non mancheranno di rimarcare nel corso delle interviste dei prossimi giorni questo ‘triste’ dato di fatto. «Solo negli ultimi due anni — viene ribadito in un comunicato sottoscritto da alcuni degli utenti — c’è stata l’eliminazione degli abbonamenti da cinque giorni, i più utilizzati dai pendolari. Già questo è segno di disinteresse nei confronti delle esigenze segnalate dai pendolari». In secondo luogo la Regione ha introdotto l’abbonamento integrato ‘Io Viaggio’, sgraditissimo ad Agi, come aveva affermato pubblicamente anche lo stesso direttore d’esercizio della società Corrado Bianchessi. «Per questo motivo l’azienda — sottolineano gli utenti — fa di tutto per render difficile l’acquisto di questo tipo di abbonamento tanto che per le tratte ‘Paullese e Rivoltana’ ha attrezzato solo due punti di ricarica telematica (Crema e San Donato) e le disponibilità del titolo cartaceo presso i rivenditori sono centellinate». Se solo le indagini fossero servite a qualcosa la politica aziendale avrebbe forse preso un’altra piega.
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