L'ANALISI
06 Febbraio 2014 - 20:27
Cinque anni per Claudio Micheli e Roberto Dassi i due autori della tentata rapina al discount D Più di Romanengo dello scorso settembre. Il primo aveva fatto irruzione nel negozio puntanto la pisto alla tempia del cassiere poi la rivoltella che si inceppa, il bandito più giovane ferito al fianco e al polso dalla lama di un coltello da macellaio vibrata dal titolare del market, il complice che con l’auto sfonda la vetrina.
Cinque anni di reclusione per rapina e per ricettazione della pistola con la matricola abrasa è la condanna che il gup Letizia Platè ha inflitto a Claudio Micheli, bergamasco di 45 anni, il bandito che, armato, aveva fatto irruzione nel discount e che, accoltellato dal titolare durante una colluttazione, perderà poi un rene. Difeso dall’avvocato Paolo Rossi, l’uomo è stato invece assolto dall’accusa di tentato omicidio. Il pm Fabio Saponara aveva chiesto che venisse condannato a sei anni e otto mesi di reclusione.
Cinque anni di carcere sono stati inflitti anche al complice Roberto Dassi, 65 anni, originario di Monza, ma residente a Mornico al Serio (Bergamo). E come il complice, anche lui è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio. Per l’imputato, il pm aveva chiesto cinque anni e otto mesi di reclusione.
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