Un operaio 56enne che vive nel Cremasco è stato arrestato dai carabinieri di Crema. Deve scontare 9 mesi e 24 giorni di reclusione, un residuo di pena per una violenza sessuale continuata nei confronti dei figli minorenni. I fatti risalgono al periodo della sua permanenza in città, dal 1999 all’agosto 2002, quando venne arrestato in esecuzione della misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crema, che aveva aderito alla richiesta del Pubblico Ministero. In attesa dell’appello era stato scarcerato nell’aprile del 2005. Ora è stato colpito dall’ordine di carcerazione emesso dal procuratore generale di Brescia in quanto, lo scorso novembre, la sentenza riformata è divenuta esecutiva. L’uomo era stato condannato nel 1987 e nel 1988 per maltrattamenti in famiglia, si era separato e spostato dalla sua regione d’origine. In una nota località turistica aveva conosciuto la seconda compagna con la quale era venuto ad abitare a Crema. In città aveva trovato lavoro come operaio edile e poi come autotrasportatore. Erano state le insegnanti dei figli a segnalare le sospette violenze subite dai bambini. L’intervento dei carabinieri e le successive indagini avevano accertato le responsabilità del padre. La bambina, che all’epoca dei fatti aveva meno di dieci anni, aveva confidato in classe il suo disagio e le angherie subite. Aveva anche manifestato propositi di suicidio; anche il fratello più grande era stato picchiato e minacciato con coltelli.
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Commenti all'articolo
mauro.61
03 Febbraio 2014 - 07:02
Più di 10 anni per applicare una sentenza ?!?! Pazzesco.