Alla Dakar con la Panda. Non è uno scherzo, ma la nuova scommessa di Antonio Cabini, pilota cremasco che ieri, a Rosario in Argentina, si è presentato ai nastri di partenza del rally più famoso del mondo. Per lui è la diciottesima partecipazione alla corsa, che ha affrontato in tutti i modi possibili: dodici volte in sella ad una moto, quattro volte alla guida di un camion e una volta al volante di un'auto. Quest'anno è tornato ad avventurarsi su una quattro ruote d'eccezione, la PanDakar realizzata per la prima volta da Fiat nel 2007 e poi sviluppata in questi anni dai meccanici dell'Orobica Raid, il team bergamasco di cui fa parte Cabini e che fa capo al pilota Giulio Verzelletti. Sono proprio loro due a tentare un'impresa mai riuscita fino ad ora: portare la PanDakar - messa a punto a settembre in Tunisia, nel deserto del Sahara - fino al traguardo della corsa, dopo 9374 chilometri tra Argentina, Bolivia e Cile.