L'ANALISI
28 Dicembre 2013 - 19:45
Un’autocandidatura o forse, meglio, una provocazione. A sei mesi dalla scadenza del consiglio d’amministrazione della Fondazione benefattori cremaschi Ivano Macalli scrive al sindaco Stefania Bonaldi per proporsi nel ruolo ed elenca le ragioni per cui dovrebbe essere scelto. «Dopo quattro anni e mezzo di osservazione, dall’ingresso della madre ritengo di avere conoscenza della struttura di via Zurla in termini di gestione, organizzazione e assistenza tanto da poter dare un contributo costruttivo».
Macalli, già coordinatore del comitato parenti e ospiti, punta a cambiare i metodi che portano alla nomina dei consiglieri decisa nel 2014. «Si tratta di nomi che vengono decisi all’interno dewlla politica, persone che a volte conoscono poco la realtà della fondazione e devono impiegare tempo per comprenderla. Perché non dare fiducia a chi, come me, conosce già le criticità?».
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