«Macché eroe, ho solo sfondato la porta e cercato di tranquillizzare le persone all’interno fino all’arrivo dei vigili del fuoco. Poi sono andato a lavorare, avevo il primo turno ed ero già in ritardo...». Ezio Plizzari, 42 anni, non è tipo da autocelebrazioni. Fosse stato per lui, questa storia non l’avrebbe neppure raccontata. All’alba di ieri, però, è stato lui a soccorrere per primo la mamma e i due figli rifugiatisi in balcone mentre la loro casa andava a fuoco. E’ stato lui ad abbattere a calci la porta d’ingresso dell’appartamento all’ultimo piano della palazzina di via Brescia, a San Bernardino, a pochi metri da casa sua. Ed è stato lui, nonostante le fiamme e il fumo ovunque, a dare indicazioni ai tre inquilini in attesa che arrivassero i vigili del fuoco. «Erano le cinque e mezza del mattino — racconta l’uomo —, stavo andando al lavoro in macchina insieme a Morris Bianchessi. Appena partito da casa ho visto precipitare una scopa sulla strada e mi sono incuriosito. Così mi sono fermato e ho visto la donna coi due figli sul balcone della loro casa, usciva un gran fumo dall’interno, urlavano e chiedevano aiuto». Immediato l’intervento dei due uomini: «Ci siamo precipitati su per le scale e abbiamo abbattuto la porta. All’interno non si vedeva quasi niente, solo fiamme e una nuvola nera, un inferno. Ho cercato di rassicurare la donna e figli, di guidarli nei movimenti affinché restasse in posizione di sicurezza. Erano terrorizzati. Poi, per fortuna, sono arrivati i vigili del fuoco».