CAMPAGNOLA — Un concentrato di tasse sotto l'albero di Natale. Preoccupazioni e polemiche, a Campagnola Cremasca, per il salasso che i cittadini sono costretti ad affrontare sul fronte rifiuti. All'origine nessun aumento dell'imposta, ma l'impellente necessità di pagare quel che non è stato versato negli ultimi due anni. Sia nel 2011 che nel 2012, infatti, il Comune non ha riscosso la tassa sui rifiuti ed ora è costretto a farlo per mettersi in regola. «Purtroppo a causa di alcuni problemi di personale — spiega il sindaco Agostino Guerini Rocco, che in quei due anni era vicesindaco — allora non eravamo riusciti ad inviare i bollettini e riscuotere l'imposta. Così lo scorso anno abbiamo recuperato gli arretrati del 2011, mentre quest'anno abbiamo chiesto ai cittadini anche quelli del 2012. Ovviamente la cifra non è stata caricata di alcun interesse. Per ridurre il disagio abbiamo cercato di diluire il più possibile i pagamenti, dividendoli in quattro rate. Siamo inoltre disponibili ad andare incontro a chi è in difficoltà: chi volesse rateizzare ulteriormente il pagamento può farne richiesta in municipio». Inevitabile, però, il malcontento di alcuni residenti, costretti ad affrontare spese importanti in poco tempo. A guidare la protesta è il consigliere di minoranza Giuseppe Savoia, che accusa: «Siamo i cittadini più tartassati di tutto il Cremasco».