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IL LAVORO AL CENTRO

Infortuni in calo, ma i morti sono aumentati

In provincia quattro decessi nel primo quadrimestre 2023, nello stesso periodo del 2022 erano stati due

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

11 Giugno 2023 - 05:25

Infortuni in calo, ma i morti sono aumentati

CREMONA - In provincia aumentano in maniera preoccupante i morti sul lavoro: nel primo quadrimestre 2023 sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo 2022, salendo da due a quattro. In aprile non ci sono stati decessi, dunque i quattro di quest’anno si sono verificati tra gennaio e fine marzo. Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro in aprile c’è stato un netto calo, rispetto allo stesso periodo 2022. Una diminuzione del 28,3% delle denunce, che significa 106 casi in meno, con un numero complessivo che è sceso a 268 rispetto alle 374 dell’anno precedente. Questi e altri dati sono stati diffusi dalla Cisl Asse del Po, tramite il proprio segretario generale Dino Perboni.

infortuni

In numeri assoluti gli incidenti sul lavoro rimangono comunque ancora troppo frequenti. Sostanzialmente, ad aprile sono stati 9 al giorno. Analizzando i dati forniti dal sindacato, Cremona e provincia registrano una diminuzione superiore alla media regionale, che si attesta al 26,4%, e fanno meglio anche del resto d’Italia. Il dato nazionale è di un meno 27% di infortuni. In aprile in Lombardia i morti sono aumentati da 8 a 10 (+25%) e in Italia sono rimasti esattamente uguali: 52 l’anno scorso, come quest’anno.

Perboni

Dino Perboni

La situazione infortuni si ribalta, però, se si guarda ai numeri complessivi del primo quadrimestre 2023, sempre confrontati con quelli regionali e nazionali. Qui Cremona e provincia fanno peggio. La diminuzione è sempre evidente, ma non raggiunge il 20%, rispetto al 26% e oltre su scala lombarda e italiana.

«Se a Cremona si registra una contrazione degli infortuni, tuttavia questo trend è inferiore a quello regionale e nazionale – sottolinea Perboni –: i settori più interessati dagli infortuni sono stati l’industria, poi le costruzioni, i trasporti e i magazzini. Seguono agricoltura, artigianato e socio-sanitario. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, nel quadrimestre si è riscontrano un pauroso e assai preoccupante incremento. Altro dato molto preoccupante riguarda l’incidenza degli infortuni mortali sugli occupati. Infatti, secondo il rapporto curato dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering, Cremona è al quarto posto. Significa che si registrano 27,5 morti ogni milione di occupati».

Perboni invita a non abbassare la guardia e a continuare a investire in prevenzione e sicurezza. «Il confronto effettuato sul quadrimestre 2023, presenta una dinamica di contenimento degli infortuni rispetto al 2022 – prosegue il segretario – ma per aver un giudizio definitivo dovremo attendere i prossimi mesi, in modo da comprendere se la riduzione degli infortuni è legata alla riduzione di quelli provocati dal Covid. Per quanto attiene alla crescita dei morti sul lavoro e all’aumento delle malattie professionali, sono chiari segni che la situazione è molto negativa sul fronte della salute e sicurezza. Per questo riteniamo che si debba aumentare l’attenzione ed alzare la guardia su questi temi. Ribadiamo che è necessario perseguire i seguenti obiettivi: rafforzare gli ispettori dell’Ats in modo da avere più controlli e le conseguenti sanzioni per chi non rispetta la legge. Vanno premiate le aziende che fanno della salute e sicurezza un primato della loro organizzazione del lavoro, introducendo la patente che riconosca a loro il merito. Al contrario, sono da inasprire le pene e le sanzioni a quelle imprese che violano le disposizioni e le norme sulla salute e della sicurezza. Vanno anche escluse in modo perpetuo dal sistema del appalti pubblici e privati».

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