L'ANALISI
07 Maggio 2023 - 05:10
a giunta dell’Area Omogenea Cremasca al tavolo con i tre consiglieri regionali del territorio: Matteo Piloni, Marcello Ventura e Riccardo Vitari
CREMA - C’è anche la realizzazione della terza Casa di comunità a Castelleone tra le tante richieste che l’Area omogenea cremasca ha avanzato ai tre consiglieri regionali del territorio, Matteo Piloni, Marcello Ventura e Riccardo Vitari. A incontrarli è stata la giunta per un confronto su una serie di temi e per fare appunto loro delle proposte e delle richieste. E in aggiunta a questo aspetto legato alla sanità, c’è un dato politico significativo emerso durante il confronto. Ventura, eletto nelle file di Fratelli d’Italia, ha espresso apprezzamenti per l’Area Omogenea, affermando di trovarla molto interessante e positiva, auspicando che possa essere replicata anche in altri territori. Un segnale importante, se si considera che la scorsa settimana, durante l’assemblea dei sindaci della provincia chiamati a riconoscere ufficialmente l’Area omogenea cremasca, i primi cittadini della sua area politica si erano astenuti nella votazione o l’avevano disertata.
A relazionarsi con i tre consiglieri, insieme al presidente Gianni Rossoni, erano presenti i sindaci Alex Severgnini (Capergnanica), Roberto Moreni (Casaletto di Sopra), Piergiacomo Bonaventi (Pandino), Antonio Grassi (Casale Vidolasco) e i vicesindaci Federico Marchesi (Castelleone) e Cinzia Fontana (Crema), oltre a Bruno Garatti, ad di Consorzio.IT, società partecipata che costituisce il braccio operativo dell’Area omogenea.
La prima richiesta è stata il riconoscimento da parte della Regione di questo modello organizzativo sperimentale, costituito appunto dall’Area omogenea. Tra gli argomenti affrontati, un posto di rilievo lo hanno avuto le infrastrutture, con alcune priorità: il raddoppio della Paullese, il nuovo ponte di Spino d’Adda, il completamento della strada Statale 591, da Montodine a Castelleone, quello della 472 Bergamina fino all’inizio della tangenziale di Dovera, quello della gronda nord di Crema, il prolungamento della metropolitana fino a Paullo e il raddoppio della linea ferroviaria Cremona-Crema-Treviglio e l’introduzione della linea diretta Crema-Milano.
Per quanto concerne la sanità, è stata chiesta una collaborazione tra medici di base, le Case di comunità, le Centrali operative territoriali e gli ospedali di comunità, unitamente all’attivazione di una terza Casa di comunità. Quest’ultima richiesta parte dal fatto che la Regione prevede una Casa di comunità ogni 50mila abitanti. Considerato che il Cremasco ne conta oltre 160mila, esiste la possibilità di avere quanto chiesto, che andrebbe ad aggiungersi alle due Case di comunità già concesse e riconosciute a Crema in via Gramsci e a Rivolta d’Adda, presso l’ospedale Santa Marta.
In aggiunta, l’Area omogenea chiede garanzie sull’autonomia dell’ospedale di Crema e investimenti sullo stesso, al fine di mantenere e potenziare i reparti esistenti, che rispondono ai bisogni della popolazione.
«L’organizzazione di questi servizi – ha spiegato la giunta dell’Area omogenea – in raccordo con il complesso sistema di medicina territoriale è uno snodo decisivo per la sanità cremasca. Posto che la Regione ha stanziato 300 milioni di euro per realizzare un nuovo ospedale ipertecnologico e all’avanguardia per Cremona, l’Area omogenea cremasca chiede che non venga declassata la propria sanità».
Nell’ambito dell’istruzione, formazione e politiche attive del lavorio, le priorità sono il mantenimento della laurea infermieristica, il potenziamento e ampliamento dei corsi Its. Attualmente sono attivi quelli per cosmetica e meccatronica, ma è stato chiesto un investimento per nuovi corsi. Il riequilibrio a livello provinciale dei posti nelle Rsa è invece al primo posto nel settore del sociale, essendo un problema che si trascina da anni e che mai è stato risolto, e precede la richiesta dell’aumento del fondo per la disabilità per promuovere l’inclusione, l’assistenza e autonomia personale.
La giunta ha anche espresso l’esigenza di un rinnovato accordo di programma con Regione Lombardia per la rigenerazione degli ex Stalloni di via Verdi.
Infine, nell’ambito di energia e ambiente, l’Area Omogenea chiede un’accelerazione sulle norme e finanziamenti per le Comunità energetiche rinnovabili e lo sviluppo della rete di ciclabili di collegamento tra Crema e i paesi del Cremasco. Quest’ultimo aspetto è visto come un’opportunità di valorizzazione dei principali asset naturalistici, paesaggistici e turistici.
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