Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

EMERGENZA IDRICA

«Siccità estrema»: è già allerta rossa

Nel tratto cremonese portata di 291 metri contro la media di 1.020. L’Autorità di bacino: «Serve una strategia che guardi ad un orizzonte di medio e lungo periodo»

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

14 Aprile 2023 - 05:25

«Siccità estrema»: è già allerta rossa

CREMONA - Con una portata di 291 metri cubi al secondo, contro la media mensile di 1.020, il tratto di Po cremonese ha già raggiunto il grado di ‘siccità estrema’: è bollino rosso, stando a quanto dichiarato ieri durante l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, convocato nel primo pomeriggio dall’Autorità di bacino distrettuale. La pioggia intensa delle ore scorse è però stata una boccata d’ossigeno: il livello idrometrico attestato al vecchio ponte in ferro è salito a -7,90 metri, sono stati così recuperati una ventina di centimetri rispetto ai giorni precedenti.


«PEGGIO DEL 2022»


«Quel che più preoccupa – si legge sulla relazione dell’AdbPo stilata a fine seduta – è che i dati più aggiornati risultano talvolta anche peggiori se comparati a quelli registrati nel 2022». Basti pensare che, a Cremona, la portata minima media mensile era stata 344 metri cubi al secondo. Oltre cinquanta metri cubi al secondo di differenza rispetto a quella attuale. In termini di precipitazioni, gli accumuli sono risultati pari o localmente superiori alle medie solamente sul crinale nord-occidentale e nella parte più orientale del distretto. Le poche piogge registrate sono state considerate «assai poco significative».

LE RISERVE IDRICHE


Anche per quanto riguarda le riserve idriche, i volumi di risorsa stoccata risultano essere inferiori ai valori giornalieri medi del periodo storico di riferimento, ad eccezione del lago di Garda che è a quota 25,9%. Il lago Maggiore è invece al 44,5%, quello di Como al 24,5%, lago d’Iseo e d’Idro sono al 30,5%. Infine, poco rosea è anche la situazione dell’intrusione salina nel delta del Po: la portata transitante a Pontelagoscuro di Ferrara risulta essere pari a 334 mc/s (valore inferiore rispetto alla soglia critica di 450 mc/s) e dunque numerosi rami del fiume sono interessati largamente dal fenomeno, fino a 23-27 chilometri di risalita delle acque salmastre.

LE CENTRALI IDROELETTRICHE


I cali di portata maggiori sono stati registrati nel Piacentino (214 mc/s contro una media mensile di 860 mc/s) e non a caso è stata decisa la temporanea interruzione dell’attività della centrale idroelettrica di Isola Serafini. Anche di questo si è parlato ieri: «Se il 2022 per il comparto idroelettrico si è dimostrato il peggiore di sempre – fa sapere l’AdbPo –, il 2023, che vede la mancanza di circa il 65-70% di acqua accumulata sotto forma di neve, non sembra allo stato attuale regalare nessun ottimismo per la produzione di energia. Rispetto all’anno scorso, ad esempio, la centrale Enel Green Power di Monticelli d’Ongina ha già ridotto al minimo la produzione di energia». Stessa situazione in Romagna presso il Canale emiliano romagnolo che fornisce risorsa idrica all’agricoltura e all’acquedotto: in località Palantone, dove è ubicato l’impianto del Cer, il Po ha raggiunto un livello tale da far scattare la soglia di pre-allarme per il funzionamento dell’impianto.

«GESTIONE OCULATA»

«Oggi – ha sottolineato Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po – la previsione dei modelli e tutti i dati acquisiti ci consegnano una situazione che preoccupa e che va vista non come emergenza, ma affrontata con una strategia convinta ed incisiva che guardi ad un orizzonte di medio-lungo periodo come strategia di adattamento al cambiamento climatico più a largo spettro. Tutto ciò comporta azioni che guardino ai rafforzamenti delle governance decisionali del sistema, alle nuove infrastrutture da finanziare in tempi adeguati e alle tecnologie necessarie. Ciò che intanto possiamo fare è avere un quadro sempre più preciso ed aggiornato dei valori idrologici per cercare di gestire al meglio delle possibilità la risorsa idrica disponibile».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400