L'ANALISI
26 Febbraio 2023 - 05:15
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein
CREMONA - Gli ultimi appelli, per Stefano Bonaccini da una parte e per Elly Schlein dall’altra, sono stati rilanciati dai referenti dei rispettivi comitati l’altro ieri e oggi si vota: documento di identità valido e tessera elettorale alla mano, da infilare anche nel portafogli per il previsto contributo di 2 euro finalizzato a coprire le spese organizzative, il popolo del Pd (ma non solo, visto che può votare chiunque dichiari di riconoscersi nella proposta politica del Partito Democratico) è chiamato a scegliere la sua nuova guida. Lo farà esprimendo la propria preferenza fra le 8 e le 20, in tutta Italia come fra Cremona e il Cremonese, Crema e il Cremasco, Casalmaggiore e il Casalasco, dove un esercito di oltre 300 volontari ha allestito 57 seggi (12 a Cremona, 5 a Crema e restanti 40 sparsi in provincia).
In serata, indicativamente dopo le 22, con l’attuale presidente della Regione Emilia Romagna dato in vantaggio da tempo e Schlein in rincorsa, dovrebbe già essere chiaro il risultato, locale e nazionale: i dem conosceranno il ‘dopo Letta’, il nuovo segretario — o la nuova segretaria — e la composizione della segretaria nazionale. Segreteria a cui concorrono anche esponenti dem cremonesi: con Bonaccini il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, Chiara Sortino, Marco Marcheselli, Fabiola Barcellari, Santo Canale, Alice Vismarra, Edoardo Maestri e l’assessore comunale di Cremona Simona Pasquali; con Schlein l’ex primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi, Marco Rodella, Giovanna Martelli, l’assessore comunale di Cremona e segretario cittadino del partito Luca Burgazzi, Velleda Rivaroli, Adriano Stabile, Andrea Giulia Zoni e Paolo Bodini.
«A me pare che un clima così civile da tanto tempo non si vedesse: c’è rispetto ed amicizia ed è giusto che sia così, perché al netto di differenze che ci sono, da dopodomani dobbiamo tornare tutti insieme togliendoci le magliette che abbiamo indossato in questa campagna — il messaggio forte e chiaro di Bonaccini —. Se io dovessi prevalere chiederò ad Elly, ma anche agli altri due contendenti, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, se hanno voglia di darmi una mano, perché è così che ci si deve comportare e perché l’avversario è la destra, non qualcuno all’interno del Partito Democratico. Lo dico perché è purtroppo quanto si è registrato negli anni passati. E anche qui serve un cambio di passo».
«La destra ha vinto in Italia e nelle Regioni e fa la destra — ha dettato la sua rotta Schlein —. Noi dobbiamo ricostruire una sinistra che sia ecologista e femminista e che riporti il Pd dove le persone si aspettano che stia, al fianco degli ultimi e dei penultimi. Sono convinta che un’ondata straordinaria di partecipazione possa accelerare il cambiamento che serve».
Si vedrà. Stasera.
Affluenza attesa? Prova a stimarla Vittore Soldo, segretario provinciale dem: «Alle primarie che portarono all’elezione di Zingaretti, in provincia avevano votato in 6.700 — ricorda Soldo —. Penso sia corretto essere cauti sulle attese e ipotizzo un flusso di due terzi rispetto a quella tornata. Se raggiungessimo o superassimo quella quota, sarebbe il segno di una partecipazione importante».
Tradotto: un successo se il Pd locale riuscisse a mobilitare fra i 4.500 e i 5.000 elettori.
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