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SVANITI NEL NULLA

Scomparsi, in un anno 94 denunce

A Cremona rintracciati poco meno della metà. In Italia scompaiono 67 persone al giorno, + 26% sul 2021. La maggior parte minori

Mariagrazia Teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

24 Febbraio 2023 - 05:25

Scomparsi, in un anno 94 denunce

CREMONA - In Italia scompaiono 67 persone al giorno, 26,4% in più rispetto al 2021. Di queste 47 sono minori, 36 stranieri e 11 italiani. E nell’anno della guerra, ci sono anche 70 ragazzini ucraini, un numero più che triplicato rispetto al 2021. Aumentano anche le denunce: +26%. Sono i dati sconvolgenti riportati nella relazione annuale del Commissario di governo per le persone scomparse, Antonino Bella. «Minori, adulti e anziani - ha sottolineato presentando la sua relazione al Viminale - che fanno perdere loro tracce ponendo i familiari in una situazione di grande angoscia, tra speranze e dolore».

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scomparsi

I DATI DI CREMONA


Per nulla confortanti i dati della Lombardia riportati nel grafico. Nel 2022, Cremona ha visto 94 denunce di scomparsa; a fronte di 54 ritrovamenti, di 40 si sono perse le tracce, dati in linea con quelli nazionali che ci dicono che poco meno della metà di queste persone vengono poi rintracciate. In gran parte sono persone che si allontano volontariamente, una piccola percentuale riguarda possibili vittime di reato o bambini sottratti da uno dei genitori. Sempre per quanto riguarda la provincia di Cremona, il dato numericamente più significativo riguarda la fascia di età dei minori scomparsi, quella da 0 a 18 anni, seguito dai 18-65 e quindi dagli over 65.

MINORI STRANIERI



Bella ha fornito nello specifico i numeri del quadro nazionale: nel 2022 le denunce di scomparsa in Italia sono state 24.369 (+ 24,6% rispetto al 2021), poco più di 9 mila riguardano italiani, 15 mila gli stranieri, molti dei quali minori. È stato svolto un continuo monitoraggio sulle denunce di scomparsa di minori stranieri provenienti dall’Ucraina: nell’anno 2022 sono state 70, un numero più che triplicato rispetto al 2021. Il totale delle denunce sale con l’aumento dei flussi migratori: quasi i due terzi riguardano cittadini stranieri (15.152 in totale, un numero aumentato del 32,35% rispetto all’anno prima) e in particolare minori (13.002) quelli di cui è stata denunciata la scomparsa lo scorso anno, quasi 36 al giorno. Tanto che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla di una «gestione complicata» per i minori stranieri non accompagnati. La questione «richiama l’attenzione sul dramma quotidiano degli arrivi incontrollati», ha detto il ministro, e «non basta emozionarsi quando le persone partono, si mettono sulla nave, ma poi bisogna occuparsene quando arrivano. Essere in grado di sapersene occupare».

SI DENUNCIA DI PIU'



L’aumento del numero delle denunce è sintomo dell’ampiezza e della complessità del fenomeno e «rappresenta anche un importante segnale di fiducia nel lavoro svolto dalle istituzioni», ha detto il ministro dell’Interno, per il quale la struttura del Commissario di governo funziona e va rilanciata. Lo scorso anno è partito un progetto da ultimare per una banca unica con le notizie sulle persone scomparse e i cadaveri senza nome, e va poi implementata la banca dati del Dna. Per approfondire cosa spinga le persone ad allontanarsi da casa e approfondire gli aspetti giuridici è stato anche firmato un protocollo con la Sapienza e la Fondazione Santa Lucia, specializzata nella cura e la ricerca sulle malattie del sistema nervoso. Per quanto riguarda le motivazioni raccolte dalle forze dell’ordine al momento della denuncia, nell’82% dei casi gli allontanamenti sono volontari, solo 0,22% riguarda vittime di reato, lo 0,27 la sottrazione da parte del coniuge o di un altro parente. Bella ha inoltre aggiunto che continuano a ridursi i tempi di ritrovamento: il 75% degli scomparsi vengono ritrovati entro la prima settimana. Il 10% dei ritrovamenti è avvenuto in ambito ferroviario e ha riguardato per lo più minori. 

CABINA DI REGIA IN PREFETTURA

«Fondamentale è il lavoro di squadra che contraddistingue l’attività di ricerca delle persone scomparse con l’impegno delle forze dell’ordine territoriali e delle amministrazioni locali coinvolti nel lavoro di indagine. L’obiettivo è ricostruire gli ultimi spostamenti, le abitudini, le frequentazioni degli scomparsi anche con l’ausilio di vigili del fuoco e volontari e a seconda dei casi, delle nuove tecnologie informatiche e dei droni», spiega Corrado Conforto Galli. Il prefetto è il coordinatore del Piano provinciale per le persone scomparse annualmente revisionato e integrato, e la prefettura la cabina di regia dove andranno a confluire tutti i tavoli di coordinamento. «Immediatamente dopo la denuncia di scomparsa, efficienza e tempestività delle ricerche sono il primo obiettivo — spiega Conforto Galli — con particolare attenzione ai minori per i quali le procedure si attivano automaticamente, così anche in presenza di persone malate, o fragili, o ancora portatrici di disagio sociale. È nostro dovere creare le migliori condizioni affinché le persone vengano ritrovare, sane e salve». Per tratteggiare il profilo, oltre all’analisi dei tabulati telefonici, gioca un ruolo importante la verifica dei profili e degli account dei social media, legati a sistemi di navigazione internet o mappatura geografica.

Tra le iniziative che accendono i riflettori sul fenomeno è il recentissimo protocollo d’intesa fra il Governo e le ferrovie: le zone limitrofe alle stazioni così come le sale d’aspetto sono luogo di rifugio e luogo nevralgico per le attività di ricerca e ritrovamento di persone scomparse. Un fenomeno sociale in costante crescita che coinvolge sempre più individui fragili o minori.
In caso di minori scomparsi, è attivo un numero unico europeo (116000) servizio gratuito di segnalazione gestito in Italia dal Ministero dell’Interno tramite l’associazione Telefono Azzurro. Gli operatori del servizio, attivo 24 ore su 24, raccolgono le segnalazioni e le inviano alle forze dell’ordine del territorio. Allo stesso numero si può telefonare anche per segnalare l’avvistamento o il ritrovamento di un bambino o un ragazzo scomparso. Il fenomeno degli allontanamenti è trasversale a tutte le fasce d’età e classi sociali anche se coinvolge più i minori nel periodo dell’adolescenza. «È importante la tempestività della denuncia, il tempo è prezioso — conclude il prefetto —. La maggior parte delle persone che si allontanano da casa viene ritrovata, ma è importante avviare immediatamente le ricerche. Le forze dell’ordine sanno cosa chiedere, sono formate per affrontare queste emergenze. Affidatevi a loro».

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