L'ANALISI
23 Dicembre 2022 - 05:15
Mamma Angela e Gaia
PADERNO PONCHIELLI - Non sarà Natale per la famiglia di Gaia Randazzo, la ventenne di Acqualunga Badona scomparsa l’11 novembre da una nave della compagnia Gnv, durante il tragitto Genova-Palermo.
Per la Procura del capoluogo siciliano, sulla scorta della perizia effettuata sul telefono cellulare, ci sono ormai pochi dubbi: la giovane si sarebbe gettata in mare, probabilmente a causa di una sofferenza interiore legata alla fine della sua storia con un 23enne. Questo emergerebbe non solo dal messaggio scritto da Gaia e mai inviato al ragazzo, ma anche dalle riflessioni messe nero su bianco su alcune note, dai video Tik Tok e dai selfie.
Per mamma Angela Palazzolo, però, ci sono ancora troppe domande prive di risposta.
«Innanzitutto è assurdo che non ci siano riprese delle telecamere sulla nave — dice con un filo di voce, comprensibilmente distrutta —: questa cosa non va bene a prescindere, perché su una nave di quel tipo deve esserci qualche sorveglianza. È possibile che non mi portino neppure il corpo di mia figlia? E poi Gaia ha fatto su e giù più di una volta, ma non c’è alcuna ripresa video».
Sul contenuto del telefono cellulare, che sembrerebbe spazzar via molte delle flebili speranze rimaste, mamma Angela non si sbilancia: «Confido nel lavoro che stanno svolgendo gli inquirenti - rivela -. So che stanno analizzando tutto e se c’è qualcuno che deve rispondere, risponderà. Lotterò per questo».
La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio. E dalle parole della madre si evince che anche la famiglia è convinta ci siano responsabilità esterne: «Manca qualche tassello. Perché, come ho sempre ripetuto, quando Gaia è uscita di casa non aveva nulla. Non avevamo litigato, non c’era alcun segno di sconforto. Se mi fossi accorta di qualcosa di strano, non l’avrei certo fatta andare su una nave con il fratello di quindici anni. Qualcosa, che io non conosco, deve essere successo quel pomeriggio dalle 15 in poi. Non posso accusare nessuno, attendo che la Procura proceda. Di sicuro ci sono punti non chiari e devono essere assolutamente chiariti. Natale? Non ci abbiamo nemmeno pensato, non faremo proprio nulla».
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