L'ANALISI
08 Ottobre 2022 - 05:20
CREMA - Il cantiere è fermo dalla scorsa primavera, i lavori sarebbero dovuti riprendere in agosto, ma dell’impresa non c’è ancora nessuna traccia. Avanti di questo passo il ritardo nella realizzazione della nuova sede dell’Azienda farmaceutica municipalizzata – inizialmente prevista per la fine di quest’anno – potrebbe superare i 12 mesi. Al momento, in via Samarani c’è solo lo scavo. Il nuovo cda di Afm, guidato da Antonio Geraci (vicepresidente nel precedente mandato) e in carica da tre settimane, ha dato mandato agli avvocati di risolvere bonariamente la questione con la controparte legale, per far finalmente ripartire i lavori.
Se non si arriverà a un accordo con la cooperativa riminese che aveva vinto l’appalto l’anno scorso, si potrebbe aprire un contenzioso. Chiaramente, in Afm non vogliono arrivare a questo. Significherebbe prolungare a dismisura i tempi di realizzazione della nuova sede. «Siamo disposti a venire incontro da alcune richieste da parte dell’impresa, che riteniamo oggettive e che riguardano l’incremento dei prezzi dei materiali, dovuti agli aumenti degli stessi sul mercato. Una situazione che conosciamo bene e che non è certo imputabile alla cooperativa riminese – chiarisce Geraci –: a una condizione, però, che l’impresa prepari un nuovo crono programma e lo rispetti appieno».
In sede di progetto l’opera aveva un costo di 600 mila. A questo punto, l’aumento previsto è di 80 mila euro. «Il cantiere si era interrotto in inverno – ricorda Geraci – aveva brevemente ripreso in primavera e sarebbe dovuto ricominciare dopo la metà di agosto. Al momento non si è visto ancora nessuno. I lavori effettuati hanno riguardato l’abbattimento del vecchio edificio, con l’eliminazione e smaltimento dell’amianto del tetto, e lo scavo per il piano interrato della nuova sede». Afm aveva indetto due gare, una per la progettazione e direzione lavori nel 2020 e una per la realizzazione dell’immobile nel 2021. «Nel giro di un paio di settimane auspichiamo che questo stallo si possa definitivamente sbloccare» conclude Geraci.
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