L'ANALISI
30 Settembre 2022 - 05:10
CREMONA - Oggi è il primo giorno in cui si può prenotare la quarta dose anche in Lombardia e, di conseguenza, in provincia. L’appuntamento può essere fissato con le consuete modalità: su prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it (la piattaforma regionale) e nelle farmacie aderenti, purché siano trascorsi almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo.
Chi ha glissato volontariamente sulla propria positività durante l’estate e per evitare di complicarsi la vita e soprattutto saltare le ferie – si è dunque limitato a un tampone fai da te senza sottoporsi a test ufficiali – ora, se vorrà ricevere la quarta dose, dovrà tenerne conto. Le donne in gravidanza non hanno invece bisogno di prenotazioni. Basta presentarsi in uno dei centri massivi. A livello provinciale si tratta del Sapiens di Costa Sant’Abramo e dell’ex tribunale di Crema. Per quanto riguarda il primo hub, il trasloco in via Dante dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni da Asst.
L’ipotesi è trasferirsi entro fine ottobre. La nuova sede misura duemila metri quadrati: il piano terra sarà dedicato alle vaccinazioni anti Covid-19, mentre al primo piano, accanto alla Medicina dello sport, verrà trasferito il Servizio vaccinale (attualmente in via San Sebastiano 14). L’immobile, costruito negli anni ’90 con una superficie complessiva di circa 11.000 metri quadrati, fa parte del patrimonio immobiliare della Cassa dottori commercialisti. Si trova a ridosso del centro, lungo una delle principali circonvallazioni interne della città, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria.
Ci sono anche parcheggi coperti al piano interrato. Con la quarta dose aperta a tutti, la direzione generale del Welfare Lombardia spera di dare un impulso alle somministrazioni del cosiddetto secondo booster, che al momento non hanno preso piedi. Pur essendo da mesi possibili per gli over 60 e i fragili, in provincia non è stato superato un complessivo 20% degli aventi diritto. Solo tra gli ultra ottantenni si è arrivati al quarto richiamo per un terzo della popolazione. Nelle altre fasce di età si è molto sotto, in particolare per i 60-69enni.
Poco più di uno su dieci si è presentato ai centri vaccinali. Con i contagi in prepotente risalita nel corso dell’ultima settimana, complice la riapertura delle scuole e il ritorno a pieno ritmo di tutte le attività economiche post pausa estiva, la somministrazione del secondo booster potrebbe essere fondamentale per tenere sotto controllo i contagi durante l’autunno e poi il prossimo inverno. Soprattutto lo sarà per proteggere le categorie cosiddette fragili dalle complicazioni derivate dal virus. Il nuovo vaccino è stato ovviamente preparato appositamente per contrastare le ultime varianti.
Sono già da un mese autorizzati dall’Agenzia europea del farmaco i nuovi bivalenti: si tratta delle versioni aggiornate anti-Covid di Pfizer-BioNTech (Comirnaty) e di Moderna (Spikevax). Poi, due settimane fa, c’è stato il via libera dell’Ema anche per i preparati adattati contro le sotto varianti 4 e 5: il booster messo a punto da Pfizer-Biontech contro il Covid adattato anche alle subvarianti Omicron Ba.4 e Ba.5, oltre al ceppo originario Sars-Cov-2. E ora si sta valutando il prodotto di Moderna.
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