L'ANALISI
11 Aprile 2021 - 06:54
CREMA (11 aprile 2021) - «Lo stato di avanzamento della procedura riguardante la nuova sede del liceo Racchetti a San Bartolomeo, nonché delle norme in cui è collocato l’intervento, è già di per sé chiarificatore, escludendo spazio per soluzioni alternative». Si conclude così la risposta che il presidente dell'amministrazione provinciale Mirko Signoroni ha indirizzato a Gian Emilio Ardigò e Alvaro Dellera (Verdi), Piergiuseppe Bettenzoli (Rifondazione Comunista) e Virginio Venturelli (Socialisti) in merito alla realizzazione di un nuovo edificio scolastico, che i quattro esponenti politici avevano proposto di ottenere mediante il recupero della ex scuola di Cl ai Sabbioni evitando di ingolfare la zona di San Bartolomeo. Zona che già presenta forti criticità dal punto di vista viabilistico per l'alta concentrazione di istituti. La sostanza della lunga missiva si può riassumere in una frase: nessuna possibilità di cambiare la sede dell'opera recuperando la ex scuola, di Cl. Signoroni ha fatto precedere la sua conclusione dalla cronistoria dell'idea di una sede unica per il Racchetti, che è iniziata dieci anni fa e che ad oggi è arrivata soltanto alla stesura, ancora in corso, del progetto preliminare.
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