CALCIO
08 Aprile 2021 - 06:45
L'imprenditrice Marina Zanotti
CREMA (8 aprile 2021) - «Da mezz’ora a trequarti d’ora, per coprire un percorso per cui basterebbero cinque minuti. La realizzazione della tangenzialina non è più rinviabile, se si vogliono salvaguardare gli interessi di chi ha un’attività economica e produttiva». A sottolineare l’esigenza della strada di cui si parla da anni e che dovrebbe collegare la zona industriale di Santa Maria con la Melotta, superando la strettoia di Campagnola Cremasca, è Marina Zanotti, imprenditrice della meccanica, titolare dell’Omz, che ha sede giusto in via Volta, nell’area Pip. È lei a raccontare le odissee quotidiane. «Quando arrivano dei camion dalla direzione nord e soprattutto quando gli autisti sono stranieri, mi telefonano per dirmi che non possono procedere verso Crema perché c’è il divieto di transito. In effetti, raggiungere la nostra zona industriale è una vera impresa». La mancanza di un’infrastruttura di collegamento crea problemi e danni economici alle aziende. «Più tempo ci vuole — prosegue Zanotti — più i costi aumentano. Ogni giorno è un problema per chi deve venire da noi e nell’area ex Olivetti, che le sta di fronte. Se si fa un giro attorno a Crema, ci si accorge che l’unico ingresso consentito ai mezzi pesanti è da Bagnolo Cremasco. La mia azienda è qui dal 1996 — prosegue l’imprenditrice — da allora, a parte il sottopasso della piscina, non è cambiato niente in termini di viabilità e di collegamenti».
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