L'ANALISI
01 Aprile 2021 - 07:19
CREMA (1 aprile 2021) - Tra fine marzo e fine maggio dell’anno scorso hanno lavorato fianco a fianco dei colleghi cremaschi, aiutando una città e un territorio stremati dalla prima ondata di Covid-19. Da più parti sono stati definiti come una risorsa fondamentale per un ospedale che rischiava il collasso, stracolmo di malati colpiti dal virus (si arrivò a 350 ricoverati). Ricordando l’enorme supporto sanitario e umano della brigata di 52 medici e infermieri cubani, il sindaco Stefania Bonaldi scrive al presidente del consiglio Mario Draghi. Lo fa dopo che l’Italia, in sede Onu, ha votato «no» alla risoluzione che condanna gli embarghi unilaterali, tra i quali rientra anche quello economico nei confronti del Paese caraibico, da anni sottoposto alle sanzioni degli Stati Uniti. «Mi rendo conto che esistono equilibri internazionali e che vi sono tradizionali posizioni atlantiste del nostro Paese – spiega Bonaldi – ma quando ci si imbatte nello spirito umanitario dei cubani ‘situati’, che come ognuno di noi ambiscono a una vita migliore, quando, superati i muri ideologici, ci si trova di fronte ad un altro segmento di umanità, capace di guadagnarsi la gratitudine e la riconoscenza di tanti italiani, si finisce per trovare inqualificabile la posizione assunta dal nostro Paese in seno al consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite».
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