L'ANALISI
07 Marzo 2021 - 07:28
PALAZZO PIGNANO (7 marzo 2021) - La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario. E l’udienza preliminare è stata fissata per il 24 maggio. Quel lunedì, sarà il giudice Pierpaolo Beluzzi ad esaminare il caso che ruota attorno alla morte di Morena Designati, la casalinga assassinata dal marito Eugenio Zanoncelli la sera del 24 giugno scorso. «Entro la metà di aprile, dopo aver fatto il punto con il mio assistito, decideremo la strategia da seguire», spiega al telefono l’avvocato Maria Laura Quaini, che sin dalle battute iniziali difende l’operaio 56enne, da otto mesi e mezzo rinchiuso nel carcere di Cremona. Nel frattempo, la ricostruzione di quanto accaduto nella villetta di famiglia, a Palazzo Pignano, sembra ormai non riservare lati oscuri. «Un recente politrauma con frattura mandibolare», aveva stabilito il medico legale, incaricato di eseguire l’autopsia su di un corpo, quello della 49enne, già debilitato dalla malattia. E il supplemento di perizia, richiesto dal pubblico ministero Milda Milli all’anatomopatologa Margherita Fornaciari, ha ulteriormente delineato il quadro: «Vi è un nesso di causalità tra le lesioni più recenti e l’evento morte». «Lesioni» che gli investigatori attribuiscono ai calci e agli schiaffi sferrati in soggiorno dal marito, un metalmeccanico senza una macchia sulla fedina penale.
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