L'ANALISI
23 Febbraio 2021 - 06:40
L'ospedale maggiore di Crema e auto della guardia di finanza
CREMA (23 febbraio 2021) - Dopo i primi tre casi, per fortuna tutti guariti e negativizzati risalenti alla seconda metà di gennaio, all’ospedale Maggiore di Crema non si registrano altri pazienti positivi alla variante inglese del Covid 19. Stesso discorso anche per le altre due, quelle sudafricana e brasiliana. «Non abbiamo ulteriori casi – conferma il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale, Germano Pellegata – teniamo costantemente monitorata la situazione». La procedura prevede che l’indagine per la ricerca delle varianti sia di tipo epidemiologico: «A livello di sintomatologia non c’è infatti alcuna differenza con il Covid normale» aggiunge Pellegata. In buona sostanza, il paziente che arriva in Pronto soccorso con sintomi tipici del Coronavirus viene sottoposto al tampone. Se risulta positivo si analizza la sua situazione personale: se nell’ultimo periodo è stato in Inghilterra o negli altri due Paesi, e se ha avuto contatti stretti con persone rientrate dagli Stati in questione. A quel punto il tampone viene inviato ai laboratori del San Matteo di Pavia per analizzare se si tratta di una variante. Nel contempo parte la prevenzione e l’isolamento. Familiari e altri contatti stretti del positivo vengono tracciati e monitorati. La stessa cosa che era stata fatta con i tre componenti dello stesso nucleo contagiati dal ceppo inglese a metà gennaio. Tre cremaschi tra i 55 e i 65 anni, nessuno andato in Inghilterra tra dicembre e inizio anno. Erano rimasti in cura nel reparto di Pneumologia diretto da Alessandro Scartabellati, senza che la loro situazione clinica registrasse delle complicazioni.
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