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OMICIDIO OGLIARI

Jolanta e Edgar sono in carcere

Dopo la condanna a 30 anni confermata dalla Cassazione, i due sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

03 Febbraio 2021 - 12:29

Delitto Ogliari, condanna confermata dalla Corte d'Appello

Angelo Ogliari, Jolanta Lewandowska e Edgard Fagraldines

CREMA (3 febbraio 2021) - I militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cremona e del Nucleo Operativo della Compagnia di Crema, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano, hanno arrestato Jolanta Lewandoska e Edgar Fagraldines. Raggiunti nelle loro abitazioni sono stati condotti rispettivamente il carcere femminile di Brescia 'Verziano' e il carcere di Cremona.
La notte del 30 ottobre 2007 venne ucciso in modo efferato Angelo Ogliari, 43 anni, di Cremosano, noto all’opinione pubblica per la sua infinita battaglia per riottenere la figlia Diana, nata nel 2000 dalla relazione con la moglie Lewandowska, di nazionalità polacca, dalla quale in seguito si era separato.
Ogliari aveva ottenuto l’affidamento esclusivo in Italia, confermato da due sentenze dell’Autorità Giudiziaria polacca, ma la bambina non gli venne mai restituita. Dopo la morte violenta di Ogliari, l’ex moglie ed il suo nuovo compagno Edgar Fagraldines vennero incriminati per l’omicidio. Al termine di una complessa attività d’indagine cominciò la lunga vicenda processuale: assolti dal Tribunale di Crema in primo grado, assolti in appello a Brescia, in seguito ci fu il ricorso in Cassazione della Procura, con l’accoglimento dell’istanza con rinvio per un nuovo processo alla Corte d’appello di Milano che nel 2015 condannò i due imputati a trent’anni di reclusione. Successivamente ci fu un nuovo ricorso in Cassazione con rinvio in Corte d’Apello a Milano che nel 2018 confermò la condanna a trent’anni di reclusione. All’ennesimo ricorso presso la Corte di Cassazione, a tre anni di distanza dalla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano, i Giudici di legittimità, nella giornata di ieri, hanno confermato la condanna a trenta anni di carcere per omicidio volontario, ponendo fine alla vicenda.

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