L'ANALISI
02 Febbraio 2021 - 06:56
VAILATE (2 febbraio 2021) - Rinvii ed inversioni di campo giocando la partita in casa di quella che avrebbe dovuto essere la squadra ospite. Questo, dall’inizio della stagione 2019-2020 fino all’interruzione dei campionato a causa del coronavirus, è successo alla prima squadra (che milita in seconda categoria) e alle giovanili del Vailate Calcio per via di un terreno di gioco del campo da calcio principale del centro sportivo comunale “Stombelli” disastrato, che non drena più l’acqua e che una pioggia appena insistente trasforma in una grande pozzanghera. E se in questa stagione si fosse giocato più del mese scarso di campionato disputato prima dello stop per la seconda ondata del Covid-19, sarebbe stato anche peggio. È quindi arrivato il momento, per l’amministrazione comunale, di correre ai ripari realizzando un manto in erba sintetica. La spesa per un’opera del genere si aggira sui 700mila euro e non è sostenibile dalle casse municipali in questo momento, visto che è in corso la riqualificazione dell’ex asilo Zambelli-Ferri da adibire a nuova sede del municipio. Ecco allora spuntare la soluzione, a quanto pare l’unica possibile ad oggi: il partenariato, un’alleanza fra Comune e privato come nel caso della riqualificazione generale degli impianti di pubblica illuminazione. Si affida ad una ditta la riqualificazione del campo da calcio e delle strutture circostanti e le si paga un canone annuo per un tot numero di anni ricevendo in cambio la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso.
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