L'ANALISI
29 Gennaio 2021 - 07:35
CREMA (29 gennaio 2021) - Una frattura in seno all’Area omogenea, l’organismo che raggruppa i sindaci del Cremasco guidato da Aldo Casorati, primo cittadino di Casaletto Ceredano. Il fronte unitario si è rotto sulla manifestazione d’interesse per ospitare la costruzione di un forno crematorio, presentata prima di Natale in Regione dal Comune di Spino. Nella riunione online di mercoledì pomeriggio, circa la metà dei venti sindaci collegati ha respinto la proposta di Casorati di firmare una lettera indirizzata a Luigi Poli, primo cittadino di Spino, in cui gli si chiede di ritirare la manifestazione d’interesse, alla luce dell’evidente contrarietà degli spinesi (oltre 2.000 firme per il no al forno raccolte in poche settimane). Un movimento, quest’ultimo, trasversale e aperto anche ai residenti dei centri vicini. In testa il comitato guidato da Vincenzo Mottola. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto, senza che si sia arrivati ad un voto. Per ora, tra i sindaci non ci sono prese di posizioni ufficiali. I contrari a firmare la lettera sono principalmente i rappresentanti di comuni guidati da giunte di centrodestra e civiche. Da quanto si è appreso da alcuni protagonisti della riunione, che non hanno però voluto rilasciare dichiarazioni, la proposta alternativa di questo gruppo chiede che sia Poli a ritirare la manifestazione d’interesse.
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