L'ANALISI
27 Gennaio 2021 - 06:36
CREMA (27 gennaio 2021) - Pesce siluro nel tratto cremasco del fiume, nutrie e piante infestanti. Il Parco del Serio fa la conta dei danni causati da questi tre agenti e prepara una campagna massiccia di contenimento, come mai prima d'ora. «Anche il fiume Serio, come altri corsi d'acqua - spiega Basilio Monaci, presidente del Parco - è interessato da una recente colonizzazione del siluro, specie non autoctona e vorace predatore, pericoloso per la fauna ittica presente. Per il momento, prevalgono ancora individui di medie e piccole dimensioni, ma la popolazione è in aumento e per questo è fondamentale controllare e rallentare l’incremento». Su queste premesse si basa l’azione condotta del Parco che, grazie ad un finanziamento regionale ha affidato alla Federazione pesca sportiva di Cremona il compito di diminuire, con modalità selettive, il numero di esemplari di pesce siluro e favorire di conseguenza la conservazione delle altre specie autoctone di pesci presenti nel Serio. Lo scorso anno, le azioni condotte dalla Federpesca provinciale hanno riguardato un tratto di circa 26 chilometri, che va dalla palata Menasciutto fino alla foce del fiume: 20 uscite in tutto, nel periodo agosto-novembre con un totale di 352 siluri rimossi, per una biomassa complessiva di circa 650 chilogrammi. Nel 2019 i siluri erano stati 109, l’anno prima 139.
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