L'ANALISI
21 Gennaio 2021 - 07:23
CREMOSANO (21 gennaio 2021) - Dopo lo sciopero dei legali, l’emergenza Coronavirus. Ma gli ermellini romani, ormai, non hanno più intenzione di rinviare. E la conferma è giunta dal palazzo della Cassazione nelle ultime ore: martedì 2 febbraio, alle 10 del mattino, è fissata l’udienza chiave sul delitto di Angelo Ogliari. E a quel punto saranno ormai trascorsi 13 anni e tre mesi dalla notte d’autunno, in cui il commerciante d’auto 42enne venne massacrato nel giardino della sua villetta di Cremosano. Il cadavere venne trovato 24 ore dopo il delitto, la sera del 31 ottobre 2007: il cranio era stato sfondato da un pesante mai ritrovato ed riverso nel garage della casa coloro tortora di via Mascagni. La Suprema corte, tra due settimane, sarà chiamata a confermare o cancellare la sentenza che, l’8 febbraio del 2018, ha condannato a trent’anni di reclusione ciascuno l’ex moglie della vittima e il compagno. Vale a dire la ballerina polacca oggi 52enne Jolanta Lewandowska e il taxista uruguaiano naturalizzato cremasco Edgard Fagraldines, 59 anni, entrambi sempre rimasti a piede libero. La Cassazione aveva previsto di analizzare il fascicolo già nel dicembre 2019, ma l’astensione dai dibattimenti proclamata dalle Camere penali contro la riforma della prescrizione, alla quale prese parte il difensore degli imputati, l’avvocato Martino Boschiroli, portò al differimento sino alle porte dell’estate.
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