L'ANALISI
19 Gennaio 2021 - 07:17
CREMA (19 gennaio 2021) - Un giorno di vita buttato causa ritardi dei treni. Capita a coloro che lavorano o studiano a Milano: il calcolo l’ha fatto il comitato dei pendolari cremaschi. Nei giorni scorsi ha prodotto il report statistico sul servizio nell’anno da poco concluso. L’indagine, prende ad esempio due dei convogli più utilizzati dai viaggiatori abituali che risiedono in città, ma anche negli altri paesi che hanno stazioni lungo la linea Cremona-Treviglio-Milano. Si tratta del diretto 10606 (ex 10458) che parte alle 6,34 da Cremona, ferma alle 7,20 da Crema e poi prosegue sino a Milano senza cambio a Treviglio. Per il viaggio di ritorno è stato preso in considerazione il 10607 (ex 10481) delle 17,54 da Lambrate, atteso a Crema alle 18,41. Nel 2020 il ritardo complessivo, calcolato su 200 giorni lavorativi, accumulato da questi due treni è stato appunto di 24 ore.
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