L'ANALISI
10 Gennaio 2021 - 08:56
CREMA (10 gennaio 2021) - Quindici Comuni nei quali il servizio è già attivo. Venticinque, in cui, invece, i lavori non sono ancora terminati. Procede lentamente l’attivazione della banda ultralarga nei paesi del Cremasco. E questa non è una bella notizia in un periodo in cui la didattica a distanza e lo smart working imperano e c’è dunque bisogno di un collegamento Internet veloce e affidabile. Dopo il via libera la scorsa primavera a Campagnola, Capralba, Casaletto Vaprio, Cremosano, Pieranica, Quintano, Torlino Vimercati e Trescore, a settembre il servizio è stato attivato in altri sette centri del territorio: Annicco, Casale-Vidolasco, Casaletto di Sopra, Castel Gabbiano, Ricengo, Camisano e Sergnano. Attualmente, sono circa 25.000 gli abitanti che hanno la possibilità di accedere alla rete più moderna ed efficiente disponibile, con velocità effettive prossime ad un Gb per secondo. Più della metà, tuttavia, sono ancora privi del moderno servizio di collegamento ed è questa la ragione per cui Aldo Casorati, presidente dell’Area omogenea cremasca e sindaco del Comune capofila di Casaletto Ceredano, manifesta il suo malcontento: «Nell’ultimo periodo, Open Fiber, la società che sta realizzando l’intervento, ha rallentato i lavori. Non nascondo di essere un po’ arrabbiato».
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