L'ANALISI
03 Gennaio 2021 - 07:56
CREMA (3 gennaio 2021) - Strade trasformate in vere e proprie trappole, con il rischio di danni ai veicoli e di incidenti. Accade in città, ma anche nel resto del territorio: sotto accusa le profonde buche, a volte ampie quanto una corsia di marcia, che si sono formate nell’ultima settimana. Prima la neve, poi il ghiaccio e, negli ultimi tre giorni, con il lieve innalzamento delle temperature, la pioggia. Ai fattori atmosferici, bisogna aggiungere anche il sale sparso in funzione anti neve che, se da un lato aiuta ad evitare il formarsi di lastre scivolose, dall’altro rovina l’asfalto. Infine, l’entrata in azione delle lame spazzaneve, inevitabile vista l’abbondante precipitazione di lunedì scorso: in alcune zone del Cremasco la coltre bianca ha raggiunto i 25 centimetri. Dove il tappetino superficiale era già rappezzato, il catrame si è spaccato in più punti, lasciando voragini pericolose. Anche alcuni tratti che, sino a Santo Stefano, erano ancora in buono stato, adesso si presentano rovinati dalle buche. Solo le arterie principali e secondarie rifatte di recente hanno retto l’impatto del gelo e della pioggia.
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