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IL DELITTO DI PALAZZO PIGNANO

Indagini al capolinea, l'omicidio di Morena ormai senza segreti

Una relazione dei Ris attesa a giorni l’ultimo tassello nell’inchiesta sull’assassinio della 49enne Designati

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

30 Dicembre 2020 - 07:53

Eugenio Zanoncelli sotto torchio in caserma a Crema

Eugenio Zanoncelli e la moglie Morena Designati

PALAZZO PIGNANO (30 dicembre 2020) - Si avviano ormai alla conclusione le indagini sulla morte di Morena Designati, la donna assassinata dal marito nel giugno scorso. All’appello manca solo la relazione dei Ris di Parma, sul materiale sequestrato nell’abitazione la notte della scoperta del cadavere. Peraltro esami, che potrebbero spostare di ben poco il quadro accusatorio. Mentre la ricostruzione di quanto accaduto nella villetta di Palazzo Pignano, grazie al responso degli accertamenti medico-legali, ha ormai assunto contorni chiari per gli inquirenti. Tanto, che l’avviso di conclusione degli accertamenti è atteso entro gennaio. «Un recente politrauma con frattura mandibolare», aveva accertato l’autopsia, eseguita su di un fisico già debilitato dalla malattia. E il supplemento di perizia, richiesto dal pubblico ministero Milda Milli all’anatomopatologa Margherita Fornaciari, nello scorse settimane aveva ulteriormente delineato il quadro: «Vi è un nesso di causalità tra le lesioni più recenti e l’evento morte». Ossia i calci e gli schiaffi sferrati dal marito, il 56enne Eugenio Zanoncelli, ora in carcere a Cremona, hanno provocato il decesso; benché la donna fosse provata da un’infezione e sul cadavere siano stati riscontrati pure traumi datati. La casalinga di 49 anni fu trovata senza vita la notte del 24 giugno nella villetta di Palazzo Pignano in cui abitava col figlio 12enne e con il compagno. 

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