L'ANALISI
29 Dicembre 2020 - 08:19
SPINO D'ADDA (29 dicembre 2020) - Raccolta firme online sul portale Charge.org per il no al forno crematorio. La promuove il neonato comitato contro il tempio. Già raggiunte le 600 adesioni in poche ore: «L’obiettivo immediato è quota mille» sottolineano gli organizzatori, tra cui l’ambientalista Claudio Bordogna. Chiaro l’intento di dare un segnale forte della contrarietà di molti spinesi all’impianto. La protesta dunque si allarga: crescono ogni giorno i lenzuoli e striscioni appesi a finestre e balconi, i post sulle pagine social e i meme più o meno ironici. L’ok al forno, da costruire tra il cimitero e la Paullese raddoppiata, deve innanzitutto arrivare dalla Regione, a cui il Comune presenterà nei prossimi giorni manifestazione di interesse, come capofila di un’area da 113 enti locali composta dal Cremasco e dalla bassa bresciana, territori che fanno rispettivamente capo alle società partecipate Consorzio.IT e Cogeme, incaricate della costruzione del tempio. Spesa ipotizzata 5 milioni di euro, per realizzare due linee di cremazioni per un minimo di 1.200 salme l’anno.
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