L'ANALISI
18 Dicembre 2020 - 07:21
Il tribunale di Cremona
CREMA (18 dicembre 2020) - C’è chi «gli ha tolto il saluto». Chi «si è rifiutato di avere a che fare con lui ». E chi, vedendolo per strada, «ha sputato per terra». Perché agli occhi «della gente», era «l’orco che aveva violentato la figlia di 14 anni della sua ex compagna». Ma ad un pizzaiolo egiziano di 40 anni, da 20 in Italia, incensurato, uno che «non ha mai avuto un problema», lo scorso anno finito agli arresti domiciliari, quella macchia di «orco» gliel’ha lavata via il giudice dell’udienza preliminare con una sentenza di assoluzione «perché il fatto non sussiste». Nel processo con rito abbreviato davanti al gup, il pm, convinta della colpevolezza del pizzaiolo, aveva chiesto una condanna pesante: 8 anni e 4 mesi di reclusione.
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