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CREMA. IL «BALLO» DEL MATTONE

«Mercato delle case in fermento, ma per i negozi è un disastro»

Domanda superiore all’offerta, mentre le unità commerciali non si vendono e nemmeno si affittano

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

17 Dicembre 2020 - 09:04

 «Mercato  delle case in fermento, ma  per i negozi è  un disastro»

CREMA (17 dicembre 2020) - «Il mercato immobiliare cremasco è in fermento». Ad affermarlo è Fausto Miatto, responsabile dell'agenzia Studio Casa di via IV Novembre. «Se pensiamo che quest'anno abbiamo avuto due mesi di chiusura totale per il lockdown e un altro mese di limitazioni a novembre, non possiamo lamentarci del volume di affari realizzato. Chiuderemo con lo stesso fatturato del 2019 e con un numero di vendite superiore». A favorire una ripresa del mercato del mattone sono stati diversi fattori congiunti. «I tassi di interesse mai così bassi e vantaggiosi per il cliente - spiega Miatto - hanno dato una grossa mano. Qualche banca concede mutui all'1% e finanzia fino all'80% del valore dell'immobile che si intende acquistare. Il rimanente 20% può essere assicurato dal contributo Consap, il Fondo di solidarietà messo a disposizione allo Stato per i mutui per l’acquisto della prima casa. Si tratta di una garanzia per la banca stessa, che attraverso questo fondo può erogare anche il restante 20%, senza correre rischi. Questa misura ha agevolato soprattutto i giovani, che non dispongono di soldi da anticipare per l’acquisto».

La serie di aiuti ha spinto molte famiglie che erano in locazione ad acquistare la casa nella quale vivono. «Lo hanno fatto in molti - conferma Miatto - con i tassi così bassi, invece di pagare l'affitto pagano la rata del mutuo e diventano proprietari».
Uno dei fattori che spinge i cremaschi ad acquistare una casa sono anche i prezzi stabili.

Dalle vendite di immobili alle locazioni, la musica cambia leggermente. «Per quanto concerne gli appartamenti - conclude Miatto - la domanda è superiore all’offerta. Abbiamo molti insegnanti o molti dipendenti dell'ospedale che chiedono case ad uso foresteria. E ce ne sono poche. Per i negozi, invece, è un disastro. Locali per le attività commerciali, in questo momento, non si vendono e non si affittano. E chi è in affitto chiede una riduzione del canone». I canoni vanno da 1.500-1.700 euro al mese per un negozio di 50-60 metri quadrati fino a 4.000 per quelli più ampi.

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