L'ANALISI
12 Dicembre 2020 - 06:54
CREMA (12 dicembre 2020) - Sono 35 i Comuni cremaschi che hanno già detto sì al forno crematorio che potrebbe essere costruito a Spino d’Adda, nel terreno tra il cimitero e la Paullese raddoppiata. Lo ha confermato ieri il presidente dell’area omogenea e sindaco di Casaletto Ceredano Aldo Casorati. «Entro fine mese, l’istanza per manifestare l’interesse del territorio alla realizzazione dell’impianto verrà presentata in Regione con capofila il Comune di Spino. Poi dovremo attendere l’eventuale ok dell’ente lombardo, che tra le sue priorità mette innanzitutto il potenziamento dei templi crematori esistenti e non la costruzione di quelli nuovi. Solo se avremo il via libera, potrà partire il progetto vero e proprio. Indicativamente, una risposta potrebbe arrivare a primavera». Se, come pare dopo le recenti aperture in merito da parte della maggioranza, a Spino verrà nel frattempo indetto un referendum consultivo per chiedere ai residenti se vogliono il forno a fianco del cimitero, i sindaci terranno ovviamente conto del risultato. «Una vittoria del «no» – conclude Casorati – fermerebbe ovviamente l’iter progettuale». Tra le ultime amministrazioni in ordine di tempo che hanno dato il via libera al forno c’è stata quella di Crema guidata da Stefania Bonaldi.
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