L'ANALISI
03 Dicembre 2020 - 21:20
CREMA (3 dicembre 2020) - L’ha tirata nel garage con l’inganno: «Ti faccio vedere i coniglietti». Lo ha fatto una volta, lo ha fatto un’altra. E lei, una bimba di 9 anni, lo voleva dire a mamma e papà che in quel garage, il vicino di casa le metteva le mani addosso. Ma «l’orco» l’ha minacciata. Come? «Mandandole sul telefonino un teschio della morte». La Corte d’Appello di Brescia ha confermato la condanna a 8 anni e 4 mesi di reclusione per Davinder Kumar, 30 anni, ex macellaio. Lo stesso condannato lo scorso settembre a 6 anni di reclusione dal Gup di Brescia per un’altra violenza ai danni di una minorenne e per pedopornografia. Nel processo d’appello, niente generiche all’indiano. Le aveva chieste la difesa, sostenendo «la tesi della premialità della confessione», ma «l’imputato ha confessato solo dopo che nel suo telefonino hanno trovato le prove. Il Procuratore generale si era associato alla richiesta della difesa», ha detto l’avvocato di parte civile Antonino Andronico, il legale dei genitori della piccola vittima, che già nel primo processo con il rito abbreviato, al Gup di Cremona aveva chiesto una «pena esemplare».
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