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SPINO D'ADDA

Forno crematorio: «Già abbastanza fumi. Serve molta cautela»

Gli ambientalisti chiedono uno studio sui venti e avanzano dubbi sul progetto di realizzare un impianto vicino al cimitero

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

28 Novembre 2020 - 08:23

Forno crematorio: «Già abbastanza fumi. Serve molta cautela»

SPINO D'ADDA (28 novembre 2020) - «Un conto è un progetto sulla carta, un conto è la sua realizzazione pratica. La Ferrari di Formula 1 è un magnifico progetto, ma non sta vincendo gare. Inoltre, spesso la macchina che vince sul circuito di Montecarlo non vince a Monza, perché il contesto modifica le prestazioni. Qual è il contesto di Spino? Chiediamo al sindaco l’applicazione del principio di precauzione: si dia il tempo di raccogliere maggiori informazioni e soprattutto venga ascoltato il parere degli spinesi». Ad intervenire sull’annunciato progetto di costruire un forno crematorio, a fianco del cimitero, è l’ambientalista spinese Claudio Bordogna. L’impianto, che verrebbe realizzato dalle società a partecipazione pubblica Cogeme e Consorzio.It con un costo stimato di 4 milioni di euro, cremerebbe circa 2.400 salme all’anno. La presentazione si è tenuta mercoledì in videoconferenza. «Spino è già circondata da tre centrali termoelettriche: Cassano, Montanaso, Bertonico. C’è un inceneritore a Trezzo d’Adda. Insomma le emissioni di fumi abbondano: è stato eseguito uno studio sulla direzione dei venti e sulla della qualità dell’aria in paese?» si chiede Bordogna. 

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