L'ANALISI
18 Novembre 2020 - 06:46
Moussa Assef
CREMA (18 novembre 2020) - Insulti a sfondo razziale, ripetuti e pronunciati con aggressività e disprezzo, il tutto di fronte alla moglie e ai suoi figli. Vittima Moussa Assef, giovane senegalese che vive a Crema da oltre tre anni, arrivato come richiedente asilo e ormai integrato: un lavoro come addetto alla sicurezza al supermercato Lidl che si affaccia su via Libero Comune, una passione per l’atletica leggera, che ne fa uno degli atleti di punta della Nuova Virtus Crema (la sua specialità è la velocità) e tanti amici in città e non solo. A raccontare come sono andate le cose è lo stesso Moussa, che ha sporto denuncia alla polizia nei confronti del padre di famiglia che lo ha aggredito verbalmente: «Nei giorni scorsi, ero al lavoro all’ingresso del supermercato – spiega –: ho visto entrare una famiglia, marito, moglie e figli. Tutti indossavano correttamente la mascherina, tranne l’uomo. Al che gli ho chiesto di sistemarla: per tutta risposta lui ha cominciato a inveire contro di me. Mi ha insultato dicendo che non avrebbe coperto naso e bocca con la mascherina. "Siete voi ad aver portato il virus in Italia" queste sono state le sue parole. Il razzismo va combattuto e contrastato sempre. Io, e come me molti altri, siamo in Italia per lavorare e integrarci. Personalmente faccio il possibile per dare una mano, mi impegno ogni giorno e ci tengo al mio lavoro. All’ingresso del supermercato non faccio altro che far rispettare le disposizioni anti contagio e ovviamente cerco di essere sempre educato e corretto: il mio compito è garantire la sicurezza di tutti i clienti. Ho richiamato questa persona come l’ho fatto anche con altri. Mai mi era capitato di essere aggredito verbalmente in quel modo».».
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