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VAILATE

Tromba d’aria, l’eternit è ancora lì

Dopo 5 mesi ancora da smaltire i resti dei tetti scoperchiati: sotto accusa il Comune

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

15 Novembre 2020 - 08:09

Tromba d’aria,  l’eternit è ancora lì

VAILATE (15 novembre 2020) - Tetti di case disabitate scoperchiati o severamente danneggiati dagli eventi atmosferici, con l’eternit che si sfalda e che, per evitare conseguenze sulla salute pubblica, andrebbe smaltito. Eppure sembra che nessuno si interessi secondo quanto sostiene un gruppo di cittadini che prende come esempio di questa situazione una vecchia cascina di via Roma sulla quale la tromba d’aria del luglio scorso (era l’inizio del mese ) ha infierito scoperchiandone completamente il tetto in amianto che, frantumato, è finito in parte nel giardino delle abitazioni adiacenti. «Su questa problematica - spiegano i cittadini - in data 3 luglio è stata inviata un’email al sindaco di Vailate Paolo Palladini con le relative foto del tetto in frantumi per informarlo circa le condizioni in cui si trovava il manufatto, con la richiesta di provvedere alla salvaguardia della salute pubblica. Ad oggi, però, il tetto in cemento amianto frantumato risulta ancora da smaltire ed i solleciti inviati al Comune non sono valsi a nulla. In base alla legge, il tetto in eternit frantumato risulta considerato come rifiuto pericoloso e quindi immediatamente da smaltire». Dal municipio Paolo Palladini dice di aver presente la situazione. «Intanto - afferma il sindaco - la legge in materia non è proprio chiara. Riguardo alla questione del cascinale di via Roma il procedimento per arrivare alla rimozione e allo smaltimento dell’eternit è in atto ma il fatto che siano interessati più soggetti, Ats Valpadana compresa, rende molto lunghe e complicate le tempistiche». 

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