L'ANALISI
14 Novembre 2020 - 09:22
Il sindaco Luigi Poli e il posacenere di un bar
SPINO D’ADDA (14 novembre 2020) - Sono 128 i nuovi positivi a Spino d’Adda dall’inizio della seconda ondata, il che significa che il comune al confine con il Lodigiano e Milanese ha il triste primato provinciale di centro più colpito (escluse, ovviamente, le città di Cremona, Crema e Casalmaggiore) dalla nuova emergenza Coronavirus.
Gli ultimi dati li ha forniti il sindaco Luigi Poli, in un video registrato in municipio e poi pubblicato sui social frequentati dagli spinesi. Quattro minuti in cui, senza giri di parole, ha invitato i concittadini «a stare in casa» e ha stigmatizzato in maniera perentoria i comportamenti di chi non indossa correttamente la mascherina, in particolare coloro che la abbassano per accendersi una sigaretta: «A volte incontro per il paese persone con la sigaretta in bocca e dunque senza la protezione. Quando le richiamo, mi dicono che stanno fumando. Ma chi fuma non ha il diritto di togliere la mascherina, non è autorizzato. Se proprio vuole farlo, vada a casa o in un luogo dove sia costantemente lontano da tutti». A Spino d’Adda, la prima ondata della pandemia aveva sì portato contagi, decessi e casi gravi, ma non aveva certo avuto un impatto diffuso come quella attuale. Una sessantina le persone che tra febbraio e maggio avevano contratto il virus.
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