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Raddoppio della Paullese: ormai regna la confusione

La società Teem: «Lavori al via solo nel 2023», ma per Città metropolitana il cantiere è in partenza

Daniele Duchi

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01 Novembre 2020 - 08:20

Raddoppio della Paullese. Ormai regna la confusione

SPINO D'ADDA (1 novembre 2020) -  Posizioni in netta contrapposizione che creano solo confusione e alimentano la frustrazione di migliaia di pendolari. Insomma, chi ci capisce qualcosa è bravo. Da una parte, poco più di un mese fa, il vicesindaco di Città metropolitana Arianna Censi aveva spiegato: «Ripartono i lavori per il raddoppio della Paullese grazie alla nuova regolamentazione delle opere pubbliche che ci permette di accorciare i passaggi burocratici, assumendoci delle grandi responsabilità. Abbiamo dunque comunicato al ministero dell’Ambiente e alla Regione che i lavori riprenderanno». L’ente ha competenza per la riqualificazione dell’ex statale, tra lo svincolo per la provinciale Cerca e la rotatoria di Zelo-Paullo che porta al casello della Tangenziale est esterna. L’ipotesi per l’avvio dei cantieri è l’inizio del prossimo anno.

Di tutt’altro avviso la società Tangenziale est esterna milanese. In una nota diffusa venerdì, viene ipotizzato il cantiere non prima del 2023, con fine lavori nel 2026. «Oltre che a «La Storia Infinita», il raddoppio somiglia, tanto per restare nell’ambito dei ricordi d’infanzia, al gioco dell’Oca» sottolinea il documento. In pratica, un passo avanti e due indietro. Il riferimento è alle modifiche inserite nell’esecutivo dell’opera, rispetto al progetto definitivo.

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