L'ANALISI
31 Ottobre 2020 - 07:44
CREMA (31 ottobre 2020) - Il freddo notturno comincia a farsi pungente e puntuale, per l’ottavo anno consecutivo, riapre i battenti il dormitorio della Caritas diocesana, allestito nell’appartamento di via Civerchi, nel palazzo ex Artigianelli. Il rifugio San Martino viene messo a disposizione di persone che, per varie vicissitudini, si trovano senza una fissa dimora e a vivere in condizioni di profondo disagio. «Quest’anno – spiega il referente del servizio Massimo Montanari – l’offerta è ancor più sfidante, dovendo contemplare la tutela sanitaria dovuta all’emergenza Covid 19 in corso, e la risposta a persone che vivono nel nostro territorio in condizioni di povertà estrema e senza una casa. Abbiamo pertanto costruito un protocollo Covid, che applicheremo al meglio possibile che prevede, oltre alla misurazione della temperatura all’ingresso e alla dotazione dei dispositivi di protezione, l’osservanza del distanziamento. Questo potendo anche utilizzare alcuni degli ampi spazi disponibili al piano terra, dove saranno servite la colazione mattutina e il rifocillamento all’accoglienza di sera». Proprio questa è la principale novità introdotta dalla Caritas, grazie al fondamentale aiuto dei volontari. Venti i posti disponibili.
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