L'ANALISI
29 Ottobre 2020 - 07:24
Eugenio Zanoncelli e la moglie Morena Designati
PALAZZO PIGNANO (29 ottobre 2020) - «È stato riscontrato un recente politrauma con frattura mandibolare, su un corpo già compromesso dalla malattia. E la relazione sugli esiti dell’autopsia, depositata mercoledì scorso, non ha stabilito univocamente la causa del decesso. Ragion per cui, la Procura ha disposto un’integrazione, per la quale ha concesso 15 giorni, così da appurare se sia stato quel traumatismo a originare il decesso». A rivelarlo è l’avvocato Alessandro Porchera, ossia quello che, nel linguaggio dei codici, viene definito il legale di parte offesa, nel caso specifico i parenti di Morena Dasignati. Il cadavere della casalinga, 49enne, venne scoperto la sera del 24 giugno nella villetta di Palazzo Pignano in cui abitava col figlio Andrea (nato nel 2008) e il marito di 56 anni, Eugenio Zanoncelli. L’operaio, incensurato, finirà in carcere l’indomani, a Cremona, con l’accusa di omicidio. E il responso del medico legale rappresenta la chiave del suo destino giudiziario. Ossia, se l’accusa resterà d’aver assassinato la compagna, rischiando quindi fino all’ergastolo; oppure l’imputazione assuma i contorni più sfumati dei maltrattamenti aggravati, con una pena massima di 15 anni.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris