L'ANALISI
21 Ottobre 2020 - 06:49
CREMA (21 ottobre 2020) - La ripresa dei ricoveri di pazienti Covid 19 al Maggiore, dopo cinque mesi dagli ultimi casi cremaschi, comincia a creare apprensione. Pronti cento posti letto, in stragrande maggioranza al Maggiore, ma anche al Santa Marta di Rivolta. In Asst navigano a vista, consapevoli che i numeri ormai molto alti di contagi in Lombardia, e con essi l’aumento di malati che richiedono assistenza ospedaliera, potrebbero presto portare Crema a dover accogliere decine di infetti. «Al momento abbiamo dieci positivi ricoverati, quasi tutti dal Milanese – spiega il direttore generale dell’Asst Germano Pellegata –: come da direttiva regionale abbiamo dunque riattivato i posti letto, isolati al sesto piano della palazzina centrale». Lo staff di pneumologi è destinato a crescere sensibilmente entro dicembre, raggiungendo quota 14 medici. «Nel frattempo, abbiamo già attivato l’ambulatorio di pneumologia del territorio, coordinato dal primario di riabilitazione respiratoria dell’ospedale Santa Marta di Rivolta Giuseppe La Piana». I timori di una forte ripartenza del contagio anche nel Cremasco sono ovviamente all’ordine del giorno.
I timori di una forte ripartenza del contagio anche nel Cremasco sono ovviamente all’ordine del giorno. «Per ora la situazione è delicata soprattutto nell’area milanese – aggiunge il dg Pellegata – con gli ospedali che si stanno riempiendo è inevitabile che ci mandino pazienti. Noi però vorremmo riuscire a mantenere l’operatività di tutte le nostre specialità, proseguire con le attività chirurgiche e ambulatoriali».
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