L'ANALISI
20 Ottobre 2020 - 07:29
CREMA (20 ottobre 2020) - Sabrina assassinata con la roncola, trovata nella casa dove ha trascorso con l’amico Alessandro Pasini le ultime ore di vita? «Una supposizione totalmente priva di fondamento... Il mio assistito non ha ucciso la povera Beccalli». Di fronte alle indiscrezioni sul ritrovamento dell’attrezzo, con tracce sul manico ancora al vaglio degli investigatori, abbandona il silenzio nel quale si è trincerato nelle ultime otto settimane. L’avvocato Paolo Sperolini difende l’impiegato cremasco di 45 anni, in carcere ormai da due mesi, con le accuse di omicidio e distruzione di cadavere. «Ho chiesto alla Procura — aggiunge il legale — d’avere copia dei verbali dei due sopralluoghi effettuati dai Ris nell’appartamento di via Porto Franco, quello del 24 agosto e l’ultimo del primo ottobre». Perché la roncola sarebbe stata sequestrata proprio in quell’abitazione. Sebbene tra gli stessi investigatori, a taccuino chiuso, emerga un certo scetticismo sul fatto che si possa trattare dell’arma del delitto. Lui, il vicino di casa dell’operaia unico indagato per la sua morte, nel frattempo non si discosta dalla versione fornita al giudice per le indagini preliminari Giulia Masci , all’indomani del fermo. Sostiene che ad uccidere l’amica, madre di un ragazzo di 15 anni, sia stata un’overdose e d’averne bruciato il corpo, adagiato sui sedili della Panda nera della 39enne, in un viottolo della frazione di Vergonzana.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris