L'ANALISI
10 Ottobre 2020 - 21:42
MADIGNANO (10 ottobre 2020) - Arriva a bordo di una Seat Ibiza di colore bianco. Alla guida c’è il nipote Andrea, figlio della sorella Clementina. Lacrime, abbracci e applausi, in via Cesare Pavese, civico 24. Qui, alle 17,20 di ieri, si conclude l’odissea di padre Pierluigi Maccalli, 60 anni, sequestrato in Niger il 17 settembre del 2018, liberato giovedì sera in Mali, dopo 722 giorni di prigionia nelle mani degli jihadisti. Gli abbracci nel giardino di casa, travolto dai nipoti, poi su, su ,nella su con i familiari. Padre Gigi, la barba lunga, smagrito, si affaccia al balcone. Allarga le braccia, è commosso. «Ho avuto eco di tutte le testimonianze, di quanto avete fatto, pregato, le campane che hanno suonato nella diocesi. Non ho parole per dirvi grazie. Sto bene, è stata lunga, ho sognato tanto questo giorno, arrivare a casa. Grazie».
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