L'ANALISI
30 Settembre 2020 - 06:51
CREMA (30 settembre 2020) - Polizia scientifica al lavoro sugli abiti che indossava Mauro Pamiro quando, il 29 giugno scorso, venne trovato cadavere in un cantiere edile di via Don Mazzolari, nel quartiere dei Sabbioni. Ma pure su bottiglie di plastica e quant’altro recuperato nella palazzina in costruzione e ritenuto, anche solo potenzialmente, utile all’inchiesta. Quelli che prenderanno il via nei prossimi giorni, ma di fatto hanno registrato nella mattina di ieri la fondamentale fase di classificazione e catalogazione dei reperti fotografati uno ad uno, saranno accertamenti di natura biologica. Il procuratore della Repubblica Roberto Pellicano, già nelle scorse settimane, aveva «escluso l’intervento di terzi nella morte», avvalorando quindi la tesi della disgrazia o del suicidio per la fine dell’insegnante cremasco di 44 anni. Ma le indagini proseguono per fugare ogni dubbio.
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