CALCIO
29 Settembre 2020 - 07:01
CREMA (29 settembre 2020) - «Stiamo acquisendo ogni filmato disponibile: sia quelli delle telecamere di sorveglianza, sia i video postati in Rete. Del resto, siamo convinti che le immagini ci possano aiutare nell’accertamento delle responsabilità». Non si sbilancia oltre Bruno Pagani, il vicequestore al vertice degli uffici di pubblica sicurezza di via Macallè. Ma sin dalla serata di domenica, i suoi agenti hanno raccolto quanti più elementi possibile, su ciò che è accaduto all’interno del centro commerciale Gran Rondò attorno alle 18.30. Ossia, quando due clienti originari dell’Est europeo (poi identificati) sono stati ripresi da un addetto alla vigilanza, un istante prima che varcassero lo spazio interno riservato al supermercato Coop. Entrambi non indossavano la mascherina. «Senza non si può passare...». Ma anzichè sortire l’effetto sperato, ossia far in modo che rispettassero le regole anticontagio, la frase ha scatenato il finimondo: attimi nei quali sono volati cestini della spesa, ma anche spintoni e pure cazzotti. Fatto sta che tutto sembrava essere rientrato dopo pochi minuti, quando gli uomini senza mascherina si sono allontanati. Ma l’insidia, a giudicare da quanto capiterà più tardi, era in agguato. Perché uno dei due giovani, residenti nel Cremasco, è rientrato nella galleria della struttura commerciale. E l’ha fatto con un cric per auto nascosto sotto la felpa, cercando di raggiungere l’addetto alla vigilanza che l’aveva richiamato. Gli si è fatto incontro con un atteggiamento tutt’altro che rassicurante. Ma non è riuscito ad aggredirlo: è stato immediatamente bloccato. E a quel punto è intervenuta una pattuglia della Polizia, nel frattempo avvertita di quanto stava avvenendo.
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